Violenza sulle Donne

Il tema della violenza è un tema talmente vasto che non può essere trattato in poche righe. Nell’ambito del tema generale il capitolo della violenza sulle donne merita lo svolgimento di alcuni punti, non foss’altro per l’impegno personale profuso in anni passati con i due protocolli elaborati con la Procura della Repubblica di Vicenza e le attività di ricerca del liquido seminale e degli spermatozoi attivate in anni che furono.

Fermo restando che il tema della violenza sulle donne da sempre è un problema sociale e quindi per contrastarlo efficacemente a poco vale l’inasprimento delle pene, non foss’altro perché il Codice Penale si applica quando il reato è stato commesso, ma esso va affrontato con strumenti sociali, come ha opportunamente richiamato il Presidente Mattarella nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne con il suo appello alla “Educazione alla Parità”.

Si voleva qui richiamare alcuni concetti che può essere utile conoscere:

  • In termini giuridici una “percossa” è un atto di violenza fisica che non lascia alcuna traccia in pochissimo tempo. Pertanto è impossibile documentare le percosse sul piano patologico-forense.
  • Una contusione violenta che provochi anche solo una piccola ecchimosi, sul piano giuridico, è una lesione personale ai sensi dell’Art. 582 CP
  • Il termine per sporgere querela per le lesioni personali lievissime senza che ricorrano aggravanti è di 3 mesi, in caso di violenza sessuale è invece di un anno
  • Se una percossa non provoca una lesione personale e quindi è provabile pressochè solo per testimonianza, una lesione personale è dimostrabile obiettivamente, ma è intuitivo che dopo pochi giorni una ecchimosi scompare. E’ indispensabile quindi documentare.
  • La prima cosa da fare se si subisce una violenza è rivolgersi ad un Pronto Soccorso. Si deve richiedere che le eventuali lesioni vengano misurate, descritte e documentate fotograficamente. Cercate di non farlo voi; se la foto la prende un medico anche con un banale smartphone e la inserisce nel verbale di Pronto Soccorso, immediatamente assume il valore di atto pubblico di fede privilegiata vero fino a prova contraria.
  • Nel malaugurato caso che si subisca una violenza sessuale E’ INDISPENSABILE RIVOLGERSI NEL PIÙ BREVE TEMPO POSSIBILE AD UN PRONTO SOCCORSO. Nel “più breve tempo possibile” è compreso esclusivamente il tempo necessario al tragitto con qualsiasi mezzo, NON è invece compreso il tempo necessario ad andare a casa, lavarsi, cambiarsi la biancheria e i vestiti. Lo stato dei vestiti, le foto di eventuali lesioni fisiche, la raccolta di materiale biologico, sono attività obbligatorie per il personale sanitario esattamente come la sutura di una ferita. ATTENZIONE: salvo aggravanti e minore età, la violenza sessuale è un reato perseguibile a querela e quindi il personale sanitario NON È OBBLIGATO ALLA DENUNCIA.

Spesso le donne vittime di violenza sono le principali “nemiche” delle prove, perché, per un sentimento di comprensibile vergogna, vogliono presentarsi “in ordine”. Questo è sbagliato, ci si deve presentare come si è, senza vergogna, in modo da aiutare il personale preposto ad aiutarvi nel migliore modo possibile raccogliendo e conservando in modo appropriato gli elementi di prova della violenza.

  • ATTENZIONE: La raccolta e l’esame del DNA non basta. In assenza dei dati circostanziali, della identificazione del supporto biologico in cui è contenuto il DNA, spesso la appartenenza del DNA raccolto ad una persona fisica sospettata o accusata della violenza è insufficiente soprattutto se è una persona con cui vi frequentavate. Il trasferimento di DNA tra persone è facilissimo: quasi qualsiasi matrice biologica contiene DNA (saliva, capelli, esfoliazione cutanea, sudore etc.).

Spero con queste poche parole di avere contribuito nel mio piccolo a contrastare la violenza sulle donne, ma il messaggio più importante è capire che la sanzione del reato da sola non è la soluzione del problema.

Il numero di riferimento per questi problemi è il 1522. In caso di emergenza o assenza di campo per i cellulari chiamare direttamente il 112 o il 911

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